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Ultimo aggiornamento:lo sguardo di chi legge.

L'AGENDA DELL'ASSENZA



L'AGENDA


Le parole per dirlo

Nell'incontro con gli eventi della vita gli affetti e la ragione si accompagnano al fatto, non devono sorpassarlo ed esistere a prescindere. Sono a disposizione di ciò che accade, per registrarlo ed imprimergli il loro contributo senza aspirare all'autonomia
Altro è quando gli affetti e la ragione, privi di un aggancio, producono il fatto e legano a sé chi dà loro concretezza, ritenendoli reali. In questi casi non vi sono particolari che svelano all'improvviso un significato ulteriore, tutto ha il medesimo sapore, magari forte, passionale, intenso, sottile ma eguale.


Il punto di partenza

L'essere umano è portato a vedere ciò che vuole più che ciò che è.
L'essere umano è disponibile a confermare le sue convinzioni più che a ampliare le sue conoscenze.

A chi ritiene che le due frasi riferiscano una situazione usuale e inquietante che esige riflessione, rivolgo la seguente proposta.


La proposta

Riaprire la riflessione sulla situazione introdotta dalle 2 frasi precedenti, conservando l'accordo su quello che non è fatto (non vedere ciò che è e non ampliare le proprie conoscenze) senza però riferirsi al soggetto (prevalere dei suoi convincimenti e di ciò che vuole) per spiegare quanto è fatto. Evitare ogni considerazione che leghi il non vedere ciò che è al contesto.


L' agenda

L'agenda seguente è composta da ipotesi che possono valorizzare il contributo di teorie psicologiche e di testi letterari nel contribuire alla riflessione proposta .

  • L'essere umano reagisce agli stimoli senza collegamento con l'influenza degli stimoli stessi. La ragione d'essere della condotta tenuta è imitare la situazione di reattività allo stimolo, non ha importanza primaria il tipo di condotta con cui si imita la reattività. Si tratta della simulazione inconsapevole di essere reattivi, essa va distinta dalla simulazione deliberata che si spiega riferendosi alla sostanza dell'atto simulato.
  • La simulazione inconsapevole rende impenetrabili a ciò che è.
  • L' impenetrabilità si maschera agendo come se si fosse penetrati.
  • Vedere indipendentemente da ciò che si vede è un altro livello logico,non una variante del vedere.
  • Le condotte con cui si simula di essere reattivi non sono influenzate dalle loro conseguenze.
  • Le condotte tragiche e poco comuni sono l'estremizzazione di ciò che è comune: imitare di essere reattivi .
  • L'indagine della simulazione di essere reattivi deve partire da "quello che non accade". Nessuna condotta, attraverso il suo contenuto, può svelare la caratteristica intrinseca della logica del "come se fosse influenzato " poiché il soggetto mira a credersi reattivo, non ad una condotta specifica .
  • Quello che non accade è reso visibile dagli autori dell'assenza. Attraverso teorie o storie rivelano l'assenza della penetrazione del possibile.


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Il terzo appuntamento


Il ciclo "In coda" si conclude con "Another Earth", un successo del 2011Sundance Festival. A fare da sfondo alla vicenda vi è la è comparsa di un nuovo pianeta, Terra 2, copia perfetta del nostro e dove ciascun essere umano ha il proprio doppio. Il film propone, con mano leggera, la presenza dell'impenetrabilità nel nostro mondo. L'impenetrabilità intesa come il non essere a disposizione di ciò che accade.
Accorgersi dell'impenetrabilità è il punto di partenza per riconoscere che l'evitare è un funzionamento mentale assoluto, non generato da specifici contenuti.
L'evitare è reso invisibile dalla composizione di situazioni che paiono rette dal ricevere; sono,al contrario,attribuzioni arbitrarie. In questa formattazione del nulla è coglibile l'impenetrabilità a quanto si dispone, e risulta un mistero.
Il rilievo,largamente ammesso,che l'essere umano è ben più disponibile a confermare le sue convinzioni che a ampliare le sue conoscenze, è utile se porta ad accettare che "
confermare le convinzioni" e "ampliare le conoscenze" sono due funzionamenti mentali diversi; uno retto dall'evitare,l'altro dal ricevere. Due mondi.



Note su
Compagna di viaggio


Per uscire dalla condizione dove si sa ma è come se non si sapesse, è richiesto di rinunciare a quello che si crede di sapere. Cora, la protagonista, prova a farlo dando corpo all'assenza.
Compagna di viaggio è una riflessione sulla necessità dello smarrimento che, da elemento inconciliabile con l'affermazione della propria esistenza, diventa l'unico stato nel quale è possibile liberare lo spirito, lasciandolo scorrere, in una sorta di sospensione, oltre l'impossibile illusione dell'identità. Con uno sguardo, nella cui delicata e spogliata leggerezza emerge la disperazione e l'intensità dell'introspezione personale, Del Monte penetra nel percorso intimo seguito da Cora, Asia Argento, che cercando di affermare la necessità della sua esistenza e la consistenza della sua identità si dibatte intrappolata nell'illusorietà della sua concretezza e nella parzialità della sua realtà, per poi lasciarsi lentamente trascinare, fino a perdersi nel viaggio erratico ed assurdo, dove il vuoto diventa l'unico modo per sottrarsi al dolore dell'esistenza, compiuto da Cosimo, il vecchio professore che nella sua impenetrabilità diventa il corpo dell'assenza. Michele Piccoli è il riflesso di un doppio lontano eppure possibile che Cora, in un moto interiore contraddittorio ed instabile, tenta al tempo stesso di fuggire e di possedere, è l'incarnazione di quel desiderio di sospensione al quale lentamente la protagonista si abbandona. "Il congedo astratto dalla vita" dell'ombra-Cosimo, nella quale il corpo-Cora aspira a dissolvere la sua arbitraria consistenza, si riflette nei luoghi indifferentemente attraversati da Piccoli, trasfigurati fino a perdere ogni identità, luoghi che, nella loro silenziosa rinuncia alla connotazione, diventano i volti senza faccia dell'assenza messi in connessione tra loro dallo scorrere immobile del treno.


Gli occhi che non vedono non sanno più se sono in due

Gli occhi della psicologia

Gigi Pedroli 1995 acquaforte

Una sequenza tratta da Una separazione

Una sequenza tratta da Another earth

Un'immagine del film Compagna di viaggio

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